Edward Thompson – Tempo e disciplina del lavoro

Tempo e disciplina del lavoro

L’autore e alcuni concetti sono citati da Andrea Colamedici e Maura Gancitano nel terzo capitolo del loro “Ma chi me lo fa fare”.

Il volume Tempo e disciplina del lavoro di Edward Thompson è edito da edizionilabor a questo link.

Edward Palmer Thompson cercò di capire come, quando e perché la cultura preindustriale fosse diventata capitalistica.

Riporto dalla presentazione della casa editrice

Agli albori della rivoluzione industriale, il disciplinamento del lavoro produttivo plasmò nuove abitudini e impose una nuova disciplina del tempo: la sorveglianza sulla manodopera, la divisione del lavoro, gli orologi, le multe, la soppressione degli svaghi, ebbero un impatto enorme sul corpo e sulla vita dei lavoratori. Com’è stato possibile che un tale sistema si imponesse? Come si è potuta produrre «una scissione del tempo di vita in tempo di lavoro e tempo libero»?

«Nell’odierna cultura del lavoro, che deve fare i conti con la flessibilità, l’instabilità, la precarietà, il senso del tempo ha ancora un ruolo centrale nella percezione del lavoro e, seppure in modo diverso, è ancora e forse anche più tragicamente costruttivo di cultura di quanto non lo sia stato all’epoca del disciplinamento fordista». (dall’Introduzione di Giovanna Procacci).

Una sintesi del contenuto secondo ChatGPT

Il saggio Tempo, disciplina del lavoro e capitalismo industriale di Edward P. Thompson analizza il ruolo del tempo nella trasformazione economica e sociale avvenuta con la rivoluzione industriale. Thompson sostiene che, prima dell’industrializzazione, il lavoro era regolato da ritmi naturali e dalla flessibilità della comunità rurale. Con l’avvento del capitalismo industriale, invece, si impone un nuovo concetto di tempo basato sull’orologio e sulla disciplina lavorativa.

L’autore mostra come questa trasformazione abbia portato a una maggiore rigidità nei ritmi di lavoro, favorendo la produttività ma anche il controllo sociale sui lavoratori. Il tempo diventa così una misura economica, con l’introduzione del salario orario e della divisione netta tra tempo lavorativo e tempo libero.

Thompson sottolinea che questa nuova disciplina temporale non è solo un effetto del progresso tecnologico, ma il risultato di un cambiamento culturale imposto dai datori di lavoro e dalle istituzioni. Il saggio è fondamentale per comprendere l’origine della moderna concezione del tempo e del lavoro nel capitalismo.