L’autrice e il suo lavoro sono citati da Francesca Coin nel libro le Grandi Dimissioni nella sua analisi sull’aumento del numero di abbandoni del lavoro negli Stati Uniti affermando che sullo Smart working “Sandra Burchi ha scritto pagine illuminanti, mostrando le ambivalenze di un regime lavorativo che porta con sé vantaggi evidenti, ma anche sofferenza e solitudine”.
Il contenuto

La ricerca Lavorare da casa durante la pandemia, donne e smartworking in Toscana condotta in Toscana e di carattere prevalentemente descrittivo, ha voluto indagare in che modo le donne hanno lavorato da casa durante la pandemia. Con l’intento di comprendere nelle sue dinamiche un fenomeno già avviato, e che le contingenze non hanno fatto che accelerare, alle partecipanti è stato chiesto di descrivere e di raccontare, riformulandola, la propria esperienza sulla base dei problemi sperimentati, delle soluzioni apportate e delle potenzialità scoperte. Attraverso una serie di focus group attivati con la collaborazione del Coordinamento Donne CGIL Toscana, la ricerca si è posta l’obiettivo di restituire la traccia di un dialogo sociale in corso, oltre che uno stimolo per il dibattito pubblico sul tema.
L’autrice
Sandra Burchi è una sociologa e ricercatrice italiana che si occupa di trasformazioni del lavoro, con particolare attenzione alle tematiche di genere e al rapporto tra spazio domestico e professionale. Ha studiato le dinamiche del lavoro precario, del lavoro femminile e del lavoro da casa, analizzando come questi fenomeni influenzino la vita quotidiana e la società.
Ha collaborato con diverse università e centri di ricerca, pubblicando saggi e articoli accademici su questi temi. Tra le sue opere più note vi è Ripartire da casa. Lavori e reti dallo spazio domestico (2014), in cui esplora le nuove forme di lavoro svolte da casa, e vari studi sulle conseguenze della pandemia di COVID-19 sul lavoro femminile.
Il suo approccio combina ricerca empirica e analisi sociologica, cercando di dare voce alle esperienze di chi vive il lavoro in forme non tradizionali.