Pietro R. Goisis – Noi imperfetti. Quando pensiamo di non farcela

Noi Imperfetti. Quando pensiamo di non farcela

Dare spazio ad un libro che parla di imperfezioni, di fragilità umane e personali, in un sito dedicato a temi sociali e alle crescenti disuguaglianza del mondo, può sembrare, a prima vista, totalmente fuori tema. E invece, invece… forse le cose non stanno esattamente così.

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La situazione storica attuale è figlia di decenni di battaglie perse e di gravi errori. Sconfitte collettive dietro le quali ci sono le sconfitte personali di centinaia di migliaia di persone che hanno creduto in alti ideali, ad una società più giusta, ad un mondo migliore. Hanno sperimentato sulla propria pelle la delusione e si sono ritirate.

Questo sito ha la grande ambizione di poter dare un mini contributo di approfondimento, in un percorso di lungo periodo che porterà senza dubbio in un lontano futuro altre generazioni a lottare contro le ingiustizie. Ci sarà chi si lascerà alle spalle l’apatia che domina oggi, l’apatica accettazione della realtà attuale come l’unica realtà possibile.

I brevi passi dell’autore, che riporto in fondo, tratti da un’intervista sulle pagine milanesi di Repubblica, possono andare benissimo sia per le sconfitte personali che per quelle delle collettività che hanno provato a cambiare radicalmente il mondo. Siamo figli di sconfitte collettive: il volume Noi imperfetti. Quando pensiamo di non farcela di Pietro Roberto Goisis, può essere utile per entrare in uno stato mentale che aiuti a sollevarsi sopra le macerie degli errori commessi, e aiuti a guardare con occhi nuovi e positivi al futuro. Rimettere in discussione il sistema capitalistico, liberandosi dal peso delle sconfitte storiche, da cui è giusto trarre lezioni, ma che non devono essere l’alibi per l’apatia e la pavida accettazione delle ingiustizie di oggi e la pigrizia che impedisce di reagire.

Siamo esseri imperfetti, facciamo errori, accettiamolo e andiamo avanti guardando con fiducia al futuro.

“Nello sport si usa la metafora del punto dopo punto – dice Goisis – che insegna a non pensare al colpo appena sbagliato, ma a concentrarsi su quello successivo. La finale di tennis in Australia vinta da Sinner è un buon esempio. Dopo due set persi, è riuscito a rimontare perché non è rimasto agganciata alla sconfitta, ma ha vissuto punto dopo punto il resto della partita. Lo stesso vale per noi, dobbiamo imparare a cogliere il fallimento e ad andare avanti, perché la perfezione è casuale, ogni tanto capita, ogni tanto no. Questo non deve farci disperare, ma farci pensare che l’imperfezione sia una delle possibilità. L’intenzione è di lanciare un messaggio culturale, sociale, esistenziale, in un’epoca che tende a rimuovere le fragilità. Ho pensato fosse necessario rivalutare la nostra umana fragilità, che poi è la cosa più bella che abbiamo”.

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