Il nuovo rifiuto del lavoro e il tempo di riprenderci la vita.
Un volume indispensabile per comprendere le dinamiche in atto oggi, in Italia e nel mondo, sul fronte della relazione che lega le persone – individualmente e collettivamente – al lavoro. Qualcosa di profondo sta cambiando. D’altronde pretendere che con stipendi da sopravvivenza e senza aspettative, ci si dedichi con venerazione al lavoro, sacrificando a questo totem affetti e realizzazioni personali, è assurdo oltre che un’idea obsoleta. E gli sviluppi dell’intelligenza artificiale, con l’inevitabile conseguenza che sempre meno persone saranno utili al “sistema-lavoro” sono ulteriori tendenze che spingono a immaginare che in futuro il lavoro sarà sempre meno centrale come fattore di realizzazione di sé per un numero sempre crescente di persone.
Il libro è Einaudi Stile Libero Extra 2023
L’idea di questo sito è nato proprio durante la lettura del saggio della Coin (e del volume Ma chi me lo fa fare di Colamedici e Gancitano).
Non è quindi un caso che ne abbia pubblicato molti estratti.
Le grandi dimissioni 1 – Le ragioni del nuovo rifiuto del lavoro
Le grandi dimissioni 2 – Breve storia dell’infedeltà
Le grandi dimissioni 3 – L’epoca dell’infedeltà
Le grandi dimissioni 4 -. Un matrimonio infelice
Le grandi dimissioni 5 – La grande repulsione
Le grandi dimissioni 6 – Gli Stati Uniti non sono così lontani
Dalla quarta di copertina

Ci hanno sempre ripetuto che il lavoro è ciò che ci definisce, il fondamento della nostra dignità di esseri umani. E allora perché, in tutto il mondo, sempre più persone si dimettono?
Negli ultimi anni abbiamo avuto diverse occasioni per chiederci se la vita che stiamo vivendo è quella che vogliamo vivere. Per molti la risposta è stata no. Questo perché è cresciuta l’indisponibilità a sottostare a regole tossiche e vessatorie che numerosi contesti lavorativi impongono.
A partire dal vissuto delle lavoratrici e dei lavoratori – soprattutto in Italia – Francesca Coin analizza le ragioni della crescita di una tendenza del tutto inattesa, e mostra come oggi dimettersi significhi non solo impedire alle condizioni di sfruttamento di deteriorare la nostra salute e le nostre relazioni, ma anche riconquistare tempo per noi stessi e per la nostra vita.
Ci hanno sempre ripetuto che il lavoro è ciò che ci definisce, il fondamento della nostra dignità di esseri umani. E allora perché, in tutto il mondo, sempre più persone si dimettono?
Negli ultimi anni abbiamo avuto diverse occasioni per chiederci se la vita che stiamo vivendo è quella che vogliamo vivere. Per molti la risposta è stata no. Questo perché è cresciuta l’indisponibilità a sottostare a regole tossiche e vessatorie che numerosi contesti lavorativi impongono.
A partire dal vissuto delle lavoratrici e dei lavoratori – soprattutto in Italia – Francesca Coin analizza le ragioni della crescita di una tendenza del tutto inattesa, e mostra come oggi dimettersi significhi non solo impedire alle condizioni di sfruttamento di deteriorare la nostra salute e le nostre relazioni, ma anche riconquistare tempo per noi stessi e per la nostra vita.
Dal sito Einaudi
A partire dal vissuto delle lavoratrici e dei lavoratori – soprattutto in Italia – Francesca Coin analizza le ragioni della crescita di una tendenza del tutto inattesa, e mostra come oggi dimettersi significhi non solo impedire alle condizioni di sfruttamento di deteriorare la nostra salute e le nostre relazioni, ma anche riconquistare tempo per noi stessi e per la nostra vita.
Già prima della pandemia un sondaggio svolto in 140 Paesi aveva reso noto che l’80 per cento della popolazione occupata odia il proprio impiego. E cosí, dopo aver avuto mesi per riflettere sulla qualità della vita, tantissime persone esauste, esasperate e impoverite si sono organizzate per licenziarsi collettivamente dai settori della ristorazione, della sanità, della vendita al dettaglio, della cultura e da altri ancora. Dando forma a quello che è stato definito il fenomeno delle Grandi dimissioni.