L’articolo è citato da Francesca Coin nel suo libro Le grandi dimissioni di cui abbiamo pubblicato un estratto a questo link. Coin spiega:
La letteratura lo chiama employee engagement, il processo capace di “imbrigliare l’identità delle persone nel proprio ruolo produttivo, con la speranza che questa si appaghi attraverso il lavoro”.(Il concetto introdotto da William A. Kahn nel 1990 nell’articolo Psychological conditions of personal engagement and disengagement at work) è diventato fondamentale dagli anni Novanta, quando sono venute a mancare le condizioni di lavoro tipiche dell’epoca fordista e ci si è chiesti in quale maniera trattenere i dipendenti in mancanza di un adeguato riconoscimento professionale ed economico.
A questo link è disponibile l’articolo in questione.
Il professor William A. Kahn è un accademico di spicco nel campo del comportamento organizzativo e attualmente ricopre il ruolo di Professore di Management e Organizzazioni presso la Questrom School of Business dell’Università di Boston. Ha conseguito un PhD in Psicologia presso l’Università di Yale nel 1987.
Abstract

This study began with the premise that people can use varying degrees of their selves, physically, cognitively, and emotionally, in work role performances, which has implications for both their work and experiences. Two qualitative, theory-generating studies of summer camp counselors and members of an architecture firm were conducted to explore the conditions at work in which people personally engage, or express and employ their personal selves, and disengage, or withdraw and defend their personal selves. This article describes and illustrates three psychological conditions–meaningfulness, safety, and availability–and their individual and contextual sources. These psychological conditions are linked to existing theoretical concepts, and directions for future research are described.
Questo studio è iniziato con l’ipotesi che le persone possano impiegare diversi gradi del loro sé, fisicamente, cognitivamente ed emotivamente, nelle performance lavorative, il che ha implicazioni sia per il loro lavoro che per le loro esperienze. Sono stati condotti due studi qualitativi, finalizzati alla generazione di teoria, su consulenti di campi estivi e membri di uno studio di architettura, per esplorare le condizioni lavorative in cui le persone si coinvolgono personalmente, ovvero esprimono e impiegano il loro sé personale, o si disimpegnano, ovvero si ritirano e difendono il proprio sé personale. Questo articolo descrive e illustra tre condizioni psicologiche — significatività, sicurezza e disponibilità — insieme alle loro fonti individuali e contestuali. Queste condizioni psicologiche sono collegate a concetti teorici esistenti e vengono indicate le direzioni per future ricerche.