Se non vivessimo in un periodo di decadenza culturale, questo post non avrebbe ragion d’essere.
Ma in un Paese dove un ministro della cultura (!!) afferma serenamente che in Italia c’è stato il comunismo, senza che arrivi l’ambulanza a portarlo gentilmente via, e alla domanda se sia antifascista risponde chiedendo a sua volta agli interlocutori se siano anticomunisti, come un bambino della scuola primaria, ahimè, tocca ripartire dalle basi.
E per fortuna che c’è il solito Alessandro Barbero a fare chiarezza: con la consueta semplicità di esposizione, spiega una delle più importanti differenze tra i due sistemi che hanno sconvolto lo scorso secolo.
La differenza immensa tra fascismo e comunismo
C’è una differenza immensa tra il fascismo e il comunismo e la differenza è questa.
Che il fascismo è qualcosa che è nato in Italia, è durato vent’anni, ha contagiato altri Paesi, ha assunto una forma molto più spaventosa nella Germania nazista e in tutte le sue forme, comunque, conteneva, anche proprio dichiaratamente, un’ideologia della violenza, della sopraffazione, della gerarchia, dell’autoritarismo, che molti vedevano come cosa buone e giuste, però era quello, ed il razzismo, era esplicitamente questo.
E gli orrori che le dittature nazifasciste hanno commesso, li hanno commessi realizzando ciò che avevano sempre detto di voler fare.
Il comunismo purtroppo è stata un’esperienza tragicamente fallimentare. Perché dove i comunisti sono andati al potere, quasi ovunque hanno creato regimi fallimentari e, in certi casi, anche spaventose dittature. Non c’è il minimo dubbio.
Ma il comunismo è stato anche la fede di milioni di persone in tutto il mondo, che non sono mai andate al potere, che non hanno mai creato dittature, che sono state perseguitate e massacrate per un secolo, in tantissimi Paesi, e che sentivano di lottare per la giustizia, per la democrazia, per la libertà.
E allora, i comunisti sono anche loro. Mentre i fascisti e i nazisti sono solo quelli lì. Non ci sono quelli che non aderiscono a ciò che le loro dittature hanno fatto.